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Enologia: Flavescenza dorata

La flavescenza dorata (FD) è una fitoplasmosi appartenente al gruppo dei giallumi della vite. Il nome viene attributo dalla colorazione gialla dorata che assumono le foglie, i tralci ed i grappoli di vitigni a bacca bianca una volta colpiti. L’agente causale della malattia è un fitoplasma, che si insedia nei tessuti floematici dell’ospite e ne provoca il blocco della linfa elaborata, inducendo uno squilibrio della attività fisiologiche dalla pianta stessa

Sintomatologia

I sintomi della flavescenza dorata si riscontrano sulle foglie, sui tralci e sui grappoli. Si osservano in piena estate, dal mese di luglio si accentuano progressivamente fino ad essere riconoscibili dalla metà di agosto alla metà di settembre. Rimane comunque indistinguibile, senza l’analisi di laboratorio, da un altro fitoplasma che colpisce la vite, quello del legno nero (LN).
Le piante colpite non muoiono, i sintomi possono essere localizzati sui tralci o essere genericamente sull’intera pianta. Le foglie evidenziano anomalie cromatiche su una parte, le nervature o l’intera lamina (ingiallimenti su vite a bacca bianca e arrossamenti su vite a bacca nera). Possono assumere frequentemente una forma triangolare con i bordi arrotolati verso il basso con una cambiamento anche della consistenza al tatto che diventa cartacea. I tralci rimangono erbacei per la mancata o irregolare lignificazione e presentano spesso pustole oleose alla base. I grappoli possono presentare diversi sintomi parziali o totali disseccamenti del rachide oppure un appassimento e cascola degli acini al momento della maturazione. Da ciò si evince il maggior danno economico per il settore vinicolo.

Lotta

La flavescenza dorata in Italia è una malattia sottoposta a quarantena, è in atto la lotta obbligatoria secondo il (D.M.) n° 32442 del 31 maggio 2000. L’Art. 9 specifica che, in caso di mancanza applicazioni delle disposizioni del decreto, gli inadempienti vengono denunciati all’autorità giudiziaria a norma dell’art. 500 del codice penale.

Le misure della lotta prevedono, una volta accertata la presenza della malattia, l’eliminazione delle piante infette ed il controllo per gli anni successivi. Nel caso di contemporanea presenza della cicalina si predispongono anche trattamenti con insetticidi specifici. Tra le misure di prevenzione l’impiego di materiale di moltiplicazione sano.

Un sistema efficace per la sterilizzazione del materiale vivaistico consiste nella immersione in acqua, in vasca termostatata a 55 °C per 45 minuti, del materiale legnoso.

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