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Vivere con la luna

enologia sumera

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Nella notte dei tempi fu la luna a rischiarare le tenebre. La luna dei naviganti, dei matti , degli innamorati. Di chi la guarda per dimenticare i problemi terreni. La luna magica, femmina, madre, strega. La luna consolatrice e dispensatrice di vita. La luna fertile per curare  seminare e riprodursi. La magia della luna rimossa per paura, per superstizione di conoscenza. Eppure un tempo si aspettava la luna nuova per i matrimoni, per posare la prima pietra di una costruzione, la si invocava ad ogni semina ed a ogni raccolto. La luna è umida, regola e protegge fiumi e sorgenti, la luna è immortale. Nasce e muore ogni mese, dodici volte l’anno.

La peccaminosa luna della notte, influisce prepotentemente sulla vita del giorno. Crea campi elettromagnetici che muovono le piogge e le maree, ma anche gli umori dell’uomo, degli animali e la linfa delle piante. La luna fa respirare meglio gli organismi viventi. E questa è scienza, una scienza antica che torna ad essere attuale, che presta studi e motivazioni alle scienze razionali.

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